Paul Rain wrote:
e meno male che si stava parlando dei modelli principali di chitarre elettriche...
La domanda di Ma.rio era precisa e non si presta minimamente a fraintendimenti.
@alefunk tutta questa pippa sul pianoforte non c'entra un c@zzo, apri un'altra discussione se vuoi parlare di questo.
poi, quando scrivi:
"Il proprio suono nella chitarra elettrica non esiste. Bisogna saper variare con la mano destra e i vibrati, stop.
Il suono lo costruisci sperimentando amplificatori, chitarre ed effetti."
ti contraddici da solo in sole due frasi, e comunque, nessuna di queste due affermazioni afferma qualcosa di diverso da quello che si stava dicendo.
è evidente che hai carenze basilari sulla comprensione di un testo.
"Io più passa il tempo e più mi convinco che la versatilità è nemica della personalità.
Ogni tanto mi capita di avere dei pezzi di chitarra o di basso per casa.... e finisce sempre che compro quello che manca per assemblare uno strumento completo (maledetto me)
Che poi alla fine do via a qualcuno perchè cosa me ne faccio?
Dopo una discreta quantità di bassi e chitarre credo che la cosa migliore sia una chitarra semplice, con ponte avvitato (eventualmente le corde passanti per il corpo) e con un solo pickup, al manico o al ponte a seconda del tipo di suono che uno è più propenso a suonare.
In questo modo, secondo me, uno si fa il suo suono. "
Dipende cosa uno intende per "suono". Quelo che io definisco "suono" si costruisce con gli amli, i pedali e le citarre. Però non lo definirei proprio. Chiunque con la stessa strumentazione può averlo. "Bisogna saper variare con la mano destra e i vibrati, stop." è un discorso generale che lascia intuire che quindi non ci sono molte possibilità per uno sviluppo del suono in altri sensi. Cosa c'è che non capisci?
Non una grande comprensione del testo da parte tua.
E non ti permettere mai più di rispondermi così.
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